Post taggati santi
Settembre
15
2010
Chiara che disse “sA�” a GesA?!
Il prossimo sabato 25 settembre, alle ore 16, nel santuario della Madonna del Divino Amore (Roma – Castel di Leva), sarA� celebrato il solenne rito di beatificazione di Chiara “Luce” Badano, presieduto da S. Ecc. la��Arcivescovo Mons. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Conosciamo meglio la storia di questa straordinaria testimone del Vangelo morta a soli 19 anni a causa di una terribile malattia.
A Sassello, ridente paese della��Appennino ligure appartenente alla diocesi di Acqui, il 29 ottobre 1971 nasce Chiara Badano, dopo che i genitori la��hanno attesa per 11 anni.A�Il suo arrivo viene ritenuto una grazia della Madonna delle Rocche, alla quale il papA� A? ricorso in preghiera umile e fiduciosa.A�Chiara di nome e di fatto, con occhi limpidi e grandi, dal sorriso dolce e comunicativo, intelligente e volitiva, vivace, allegra e sportiva, viene educata dalla mamma a��attraverso le parabole del Vangelo – a parlare con GesA? e a dirgli A�sempre sA�A�. A? sana, ama la natura e il gioco, ma si distingue fin da piccola la��amore verso gli A�ultimiA�, che copre di attenzioni e di servizi, rinunciando spesso a momenti di svago. Fin dalla��asilo versa i suoi risparmi in una piccola scatola per i suoi A�negrettiA�; sognerA�, poi, di partire per la��Africa come medico per curare quei bambini. Chiara A? una ragazzina normale, ma con un qualcosa in piA?: ama appassionatamente; A? docile alla grazia e al disegno di Dio su di lei, che le si svelerA� a poco a poco. Dai suoi quaderni dei primi anni delle elementari traspare la gioia e lo stupore nello scoprire la vita: A? una bambina felice.A�Nel giorno della prima Comunione riceve in dono il libro dei Vangeli. SarA� per lei un A�magnifico libroA� e A�uno straordinario messaggioA�; affermerA�: A�Come per me A? facile imparare la��alfabeto, cosA� deve esserlo anche vivere il Vangelo!A�. (altro…)
Settembre
02
2010
I cento anni di una “meraviglia di Dio”!
Il 26 agosto 1910 nasceva Madre Teresa di Calcutta. Vogliamo ricordare cosA� questa grande santa della caritA�.
a�?Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suoraA� cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore,A�A�A�A� appartengo interamente al Cuore di GesA?a�?.
Questa luminosa messaggera della��amore di Dio nacque il 26 agosto 1910 a Skopje, cittA� situata al punto da��incrocio della storia dei Balcani. La piA? piccola dei cinque figli di Nikola e Drane Bojaxhiu, fu battezzata Gonxha Agnes, ricevette la Prima Comunione alla��etA� di cinque anni e mezzo e fu cresimata nel novembre 1916.
Dal giorno della Prima Comunione la��amore per le anime entrA? nel suo cuore.
La��improvvisa morte del padre, avvenuta quando Agnes aveva circa otto anni, lasciA? la famiglia in difficoltA� finanziarie. Drane allevA? i figli con fermezza e amore, influenzando notevolmente il carattere e la vocazione della figlia. La formazione religiosa di Gonxha fu rafforzata ulteriormente dalla vivace parrocchia gesuita del Sacro Cuore, in cui era attivamente impegnata. Alla��etA� di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, Gonxha lasciA? la sua casa nel settembre 1928, per entrare nella��Istituto della Beata Vergine Maria, conosciuto come a�?le Suore di Loretoa�?, in Irlanda. (altro…)
Maggio
26
2010
“OggiOratorio” – Giornata degli Oratori
perchA� il Paradiso non A? fatto pei poltroni.
Bisogna desiderare di far cose grandi
per servizio di Dio,
e non accontentarsi di una bontA� mediocre.a�?
S. Filippo Neri
Nei prossimi anni i nostri Vescovi ci regaleranno una grandissima opportunitA�, che il mondo degli oratori non puA? di certo lasciarsi scappare: parlare di educazione nelle nostre comunitA� e agire di conseguenza.
GesA? A? il vero educatore, colui che ci fa crescere e che ci aiuta a far crescere.
I Santi (e oggi 26 maggio noi celebriamo un grande santo della��oratorio, San Filippo Neri) ci permettono di avvicinarci a Lui. Per questa a�?giornataa�? degli oratori in Italia vogliamo focalizzare questo impegno che la nostra Chiesa italiana vuole donare a se stessa e ai ragazzi in modo particolare.
Gli oratori sono luoghi delle nostre comunitA� in cui la��educare A? il pane quotidiano, magari non altisonante perchA� fatto di semplici relazioni e di tanta ferialitA�, ma di sicuro efficace: la��umanitA� e il Vangelo si intrecciano costantemente e creano storie affascinanti. Non sempre gli oratori si soffermano per esaminare le teorie educative precise che sono insite nel loro agire, ma di certo custodiscono e sanno raccontare storie di gente che A? cresciuta e sta crescendo respirando la��aria dei nostri cortili.
Il senso di questa giornata, chiamata a�?Oggioratorioa�?, A? fortemente educativo: fermarci e riflettere su quanto la��esperienza della��oratorio incida su di noi, sui nostri ragazzi e sulla nostra comunitA�. A? una giornata che condividiamo con tutti gli oratori da��Italia, come segno di comunione e di importanza data a questa esperienza particolare di pastorale giovanile che trova nel nostro Paese un terreno fertile, intelligente e creativo.
Nel contesto di questa giornata di festa degli oratori stasera alle ore 20.30 presso il Cinemino dell’Oratorio si terrA� la sessione di esami per i ragazzi che hanno frequentato il corso animatori di 1A� e 2A� livello.
Maggio
26
2010
Preti santi – San Filippo Neri
Ea�� bello nella��Anno sacerdotale ricordare questa figura di prete che cambiA? il volto di Roma senza vistose opere apostoliche, prevalentemente con il servizio del confessonale. Chi visita alla VallicellaA� i a�?ricordia�? di padre Filippo sosta con intima commozione proprio davanti a quel vecchio confessionale consunto, di fronte al quale viene spontaneo dire: questa A? la a�?cullaa�? di tutto il movimento oratoriano e della stessa Congregazione.
Filippo che da laico era stato a�?guidaa�? delle anime, con la��ordinazione sacerdotale incominciA? anche ad essere medico: con una dedizione alquanto rara sedette al confessionale e questo suo ministero venne configurandosi come una��espressione tipica della��opera riformatrice che la Chiesa decisamente aveva iniziato a perseguire.
Aveva trentasei anni quando, il 23 maggio 1551, fu ordinato sacerdote: aveva trascorso nella sua Firenze la��infanzia e la��adolescenza, a Cassino qualche mese, e il resto a Roma; era, da sempre, a�?Pippo bonoa�?: simpatico, affabile, intelligente, signorile nei gusti, aperto alla compagnia e al tempo stesso caratterizzato da una grande riservatezza: una personalitA� fortemente attrattiva, un affascinante giovane cristiano che nel 1544, pochi mesi dopo la��inizio del Concilio Tridentino, aveva avuto il cuore dilatato dal fuoco dello Spirito Santo in una notte trascorsa in preghiera nelle catacombe di S. Sebastiano.
Maggio
20
2010
Il segreto di Pier Giorgio Frassati
A�Il segreto della��attuaA�litA� di Pier Giorgio? A? la��amico che vorreA�sti avere, con qualche proA�blema a scuola e la sofferenA�za per le ragazze… Un ragazA�zo normale che senti vicino, anche se ha vissuto la��amore per Dio e per gli altri in moA�do fortissimo, come il suo serA�vizio per la cittA� e la��impegno accanto ai malati e agli ultimiA�. A venta��anni dalla beatiA�ficazione di Frassati, che riA�corre oggi, Chiara FinocA�chietti testimonia che per lei a�� vicepresidente nazionale per il Settore giovani della��AA�zione cattolica a�� e tutta la��asA�sociazione il beato A? una figura viva ma soprattutto viA�cina, quel ragazzo delle A�otto beatitudiniA� che Giovanni Paolo II descrisse cosA� il 20 maggio 1990: A�A uno sguardo superficiale, lo stile di Pier Giorgio non presenta granchA� di straordinario… In lui la feA�de e gli avvenimenti quotiA�diani si fondono armonicaA�mente, tanto che la��adesione al Vangelo si traduce in atA�tenzione ai poveri e ai bisoA�gnosi A�. La��anno precedente, pellegriA�no a casa Frassati a Pollone, nel Biellese, papa Woytjla aveva confiA�dato che da studente era A�rimasto impressionato dalla forza della testimonianza cristianaA� di quel gioA�vane dalla parabola eA�sistenziale brevissiA�ma: nato a Torino nel 1901, si spegne nel 1924 per una polioA�mielite fulminante. Ma la sua vita A? intenA�sa, dalla passione per la montagna alla sua ricca partecipazione associativa: membro della��Azione Cattolica e della FederaA�zione Universitari CatA�tolici quando si iscriA�ve alla FacoltA� da��ingeA�gneria, partecipa alla San VinA�cenzo e si iscrive al Partito popolare di don Sturzo, ha tanA�ti amici e spende il suo temA�po libero nel volontariato.
tratto da www.avvenire.it