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Gennaio
25
2011
La “conversione” di San Paolo!
Oggi ricorre la Festa della Conversione di san Paolo Apostolo, al quale, mentre percorreva la via di Damasco spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, GesA? in persona si manifestA? glorioso lungo la strada affinchA�, colmo di Spirito Santo, annunciasse il Vangelo della salvezza alle genti, patendo molto per il nome di Cristo. Per capire meglio la portata di questo evento e il senso del termine “conversione” proponiamo la catechesi di Benedetto XVI dedicata a questo tema durante l’anno paolino.
Cari fratelli e sorelle,
la catechesi di oggi sarA� dedicata alla��esperienza che san Paolo ebbe sulla via di Damasco e quindi a quella che comunemente si chiama la sua conversione. Proprio sulla strada di Damasco, nei primi anni 30 del secolo I, e dopo un periodo in cui aveva perseguitato la Chiesa, si verificA? il momento decisivo della vita di Paolo. Su di esso molto A? stato scritto e naturalmente da diversi punti di vista. Certo A? che lA� avvenne una svolta, anzi un capovolgimento di prospettiva. Allora egli, inaspettatamente, cominciA? a considerare a�?perditaa�? e a�?spazzaturaa�? tutto ciA? che prima costituiva per lui il massimo ideale, quasi la ragion da��essere della sua esistenza (cfr Fil 3,7-8). Che cosa��era successo? (altro…)
Gennaio
01
2011
LibertA� religiosa, via per la pace!
La Giornata Mondiale della Pace A? una ricorrenzache cade il 1A? gennaio di ogni anno, solennitA� di Maria Santissima Madre di Dio. Scopo della Giornata A? dedicare un tempo alla riflessione ed alla preghiera per la pace. Tale ricorrenza A? stata istituita da papa Paolo VI ed A? stata celebrata per la prima volta il 1 gennaio 1968.
Da quell’anno il Santo Padre invia ai Capi delle Nazioni e a tutti gli uomini di buona volontA� un messaggio che invita alla riflessione sul tema della pace.
Il tema del Messaggio scritto da papa Benedetto XVI per la 44A� Giornata Mondiale della Pace 2011 A?: “LibertA� religiosa, via per la pace”. (altro…)
Novembre
28
2010
Avvento: cosa attendo?
All’inizio del nuovo anno liturgico e dell’Avvento il Santo Padre ci offre qualche spunto di riflessione sul tema dell’attesa e ci aiuta cosA� a vivere in pienezza questo tempo forte. Qui di seguito le sue parole pronunciate oggi prima della preghiera dell’Angelus.
Cari fratelli e sorelle!
Oggi, prima domenica di Avvento, la Chiesa inizia un nuovo Anno liturgico, un nuovo cammino di fede che, da una parte, fa memoria della��evento di GesA? Cristo e, dalla��altra, si apre al suo compimento finale. E proprio di questa duplice prospettiva vive il Tempo di Avvento, guardando sia alla prima venuta del Figlio di Dio, quando nacque dalla Vergine Maria, sia al suo ritorno glorioso, quando verrA� “a giudicare i vivi e i morti”, come diciamo nel Credo. Su questo suggestivo tema della��”attesa” vorrei ora brevemente soffermarmi, perchA� si tratta di un aspetto profondamente umano, in cui la fede diventa, per cosA� dire, un tutta��uno con la nostra carne e il nostro cuore. (altro…)
Novembre
02
2010
2 novembre: la preghiera per i defunti
Ieri il Papa Benedetto XVI ha spiegato molto bene e in maniera sintetica che senso ha per i cristiani la giornata di commemorazione dei defunti che ricorre oggi, 2 novembre. Riportiamo qui una parte del suo discorso pronunciato alla preghiera dell’Angelus di ieri.
Consolati dalla comunione della grande famiglia dei santi, domani commemoreremo tutti i fedeli defunti. La liturgia del 2 novembre e il pio esercizio di visitare i cimiteri ci ricordano che la morte cristiana fa parte del cammino di assimilazione a Dio e scomparirA� quando Dio sarA� tutto in tutti. La separazione dagli affetti terreni A? certo dolorosa, ma non dobbiamo temerla, perchA� essa, accompagnata dalla preghiera di suffragio della Chiesa, non puA? spezzare il legame profondo che ci unisce in Cristo. Al riguardo, san Gregorio di Nissa affermava: a�?Chi ha creato ogni cosa nella sapienza, ha dato questa disposizione dolorosa come strumento di liberazione dal male e possibilitA� di partecipare ai beni speratia�? (De mortuis oratio, IX, 1, Leiden 1967, 68).
Cari amici, la��eternitA� non A? a�?un continuo susseguirsi di giorni del calendario, ma qualcosa come il momento colmo di appagamento, in cui la totalitA� ci abbraccia e noi abbracciamo la totalitA�a�? (Enc. Spe salvi, 12). Alla Vergine Maria, guida sicura alla santitA�, affidiamo il nostro pellegrinaggio verso la patria celeste, mentre invochiamo la sua materna intercessione per il riposo eterno di tutti i nostri fratelli e sorelle che si sono addormentati nella speranza della risurrezione.
Novembre
01
2010
Le parole del Papa ai ragazzi dell’ACR
Alle ore 11 di sabato 30 ottobre, in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i ragazzi e i giovani della��Azione Cattolica Italiana (almeno 50.000 bambini e ragazzi della��A.C.R. e 50.000 giovanissimi) convenuti a Roma per la��iniziativa di festa e di riflessione dal titolo: a�?Ca��A? di piA?. Diventiamo grandi insiemea�?. Nel corso della��incontro il Papa ha risposto a tre domande, poste rispettivamente da un ragazzo della��A.C.R., da una giovanissima e da una��educatrice. Pubblichiamo di seguito il testo del dialogo del Santo Padre con i partecipanti alla��incontro:
Domanda del ragazzo ACR: SantitA�, cosa significa diventare grandi? Cosa devo fare per crescere seguendo GesA?? Chi mi puA? aiutare?
Santo Padre:
Cari amici della��Azione Cattolica Italiana!
Sono semplicemente felice di incontrarvi, cosA� numerosi, su questa bella piazza e vi ringrazio di cuore per il vostro affetto! A tutti voi rivolgo il mio benvenuto. In particolare, saluto il Presidente, Prof. Franco Miano, e la��Assistente Generale, Mons. Domenico Sigalini. Saluto il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, gli altri Vescovi, i sacerdoti, gli educatori e i genitori che hanno voluto accompagnarvi. (altro…)
Ottobre
20
2010
Il Papa scrive ai seminaristi
LunedA� 18 ottobre A? stata pubblicata una lettera del Santo Padre a tutti i seminaristi del mondo nella quale Benedetto XVI, partendo dalla sua esperienza personale, richiama gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione nel proprio cammino di preparazione al sacerdozio. Parole cariche di significato non solo per i giovani candidati al presbiterato, ma anche per ciascuno di noi.
Cari Seminaristi,
nel dicembre 1944, quando fui chiamato al servizio militare, il comandante di compagnia domandA? a ciascuno di noi a quale professione aspirasse per il futuro. Risposi di voler diventare sacerdote cattolico. Il sottotenente replicA?: Allora Lei deve cercarsi qualcosa��altro. Nella nuova Germania non ca��A? piA? bisogno di preti. Sapevo che questa a�?nuova Germaniaa�? era giA� alla fine, e che dopo le enormi devastazioni portate da quella follia sul Paese, ci sarebbe stato bisogno piA? che mai di sacerdoti. Oggi, la situazione A? completamente diversa. In vari modi, perA?, anche oggi molti pensano che il sacerdozio cattolico non sia una a�?professionea�? per il futuro, ma che appartenga piuttosto al passato. Voi, cari amici, vi siete decisi ad entrare in seminario, e vi siete, quindi, messi in cammino verso il ministero sacerdotale nella Chiesa Cattolica, contro tali obiezioni e opinioni. Avete fatto bene a farlo.
Ottobre
10
2010
“C’A? di piA?” – L’ACR a Roma col Papa!
a�?Ca��A? di piA?. Diventiamo grandi insiemea�? A? la��incontro nazionale dei bambini e ragazzi della��Acr e dei Giovanissimi il 30 ottobre 2010 a Roma, momentoA�importante nel percorso della vita di tutta la��Azione Cattolica e ponte e passaggio verso la��anno associativo 2010/2011, ultimo di un triennio caratterizzato dalla��orizzonte della santitA�, della cura educativa e della passione per il bene comune.
In particolare la��anno 2010/2011 pone la��accento sulla capacitA� e sulla possibilitA� dei piA? piccoli di essere davvero protagonisti della vita della Chiesa e del mondo, partecipando attivamente alla vita del popolo di Dio, chiamati a portare il loro originalissimo contributo alla��edificazione del Regno.
La��appuntamento prende forma a partire da una��attenzione al coinvolgimento in prima persona di tutti, in particolare dei bambini, dei ragazzi e dei giovanissimi, perchA� si sentano sempre piA? partecipi e parte viva e creativa della comunitA� cristiana e civile. Nel ritrovarsi insieme si fanno compagni di strada, attenti alla��invito di GesA? a essere a�?sale della terra e luce del mondoa�?, per condividere e realizzare insieme un progetto per il quale hanno da dire e da dare.