Dicembre
27
2011

Per amore del mio popolo non tacerA?

Da “Il fatto quotidiano”

A Natale di venta��anni fa, don Giuseppe Diana pubblicava il documento: a�?Per amore del mio popoloa�?. La curia di Casal di Principe lo ha distribuito l’altro ieri, 25 dicembre, al popolo dei fedeli proprio come quel Natale del 1991. Lo ha fatto per riannodare il filo della memoria con un martire della Chiesa, ma anche per indicare una via da��uscita a quanti ancora oggi sono imbrigliati nella rete della��illegalitA� e della violenza. Quel documento, che A? di una��attualitA� straordinaria, fu una delle cause della uccisione di don Diana per mano della Camorra, avvenuta il 19 marzo del 1994. Il parroco della chiesa di San Nicola di Bari di Casal di Principe tuonava contro la politica e le sue collusioni con la camorra. Puntava il dito contro la sua chiesa che non parlava con voce chiara. Denunciava la presenza di una��imprenditoria collusa e corrotta. Ma lo faceva quasi in solitudine, in un clima di violenza diffusa che ha prodotto decine e decine di morti. Don Peppino credeva nella a�?forza della parolaa�?. La usava per spiegare, convincere e disarmare i giovani che erano affascinati dalla violenza camorristica. Alzava la voce per difendere la parte piA? debole del suo popolo. La��amore per la sua gente e la sofferenza di tante famiglie lo aveva spinto ad uscire dalla sagrestia per cercare di impedire a tanti giovani di percorrere i sentieri che portavano direttamente alla morte. E per questo era diventato il simbolo del riscatto della propria terra. Non glielo hanno perdonato. Ha pagato con la vita il coraggio di ribellarsi.

Ecco il testo del documento scritto da Don Peppino Diana. Leggi il resto di questo articolo »

Dicembre
26
2011

Santo Stefano, primo martire

All’indomani della SolennitA� del Natale di nostro Signore GesA? Cristo la Chiesa ricorda il sacrificio violento di Santo Stefano, il primo martire della storia cristiana, la cui morte, molto probabilmente, ha fatto scattare nel giovane Saulo la molla della conversione. Nelle parole di Benedetto XVI all’Angelus di oggi un breve pensiero su questo grande santo martire e una riflessione piA? ampia in forma di catechesi sempre del nostro Papa.

 

Angelus, 26 dicembre 2011

Cari fratelli e sorelle!

Alla��indomani della solenne liturgia del Natale del Signore, oggi celebriamo la festa di Santo Stefano, diacono e primo martire della Chiesa. Lo storico Eusebio di Cesarea lo definisce il A�martire perfettoA� (Die KirchengeschichteA�V,2,5: GCS II,1, Lipsia 1903, 430), perchA� A? scritto negli Atti degli Apostoli: A�Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popoloA� (6,8). San Gregorio di Nissa commenta: A�Era un uomo onesto e pieno di Spirito Santo: con la bontA� della��animo adempiva la��incarico di nutrire i poveri e con la libertA� della parola e la forza dello Spirito Santo chiudeva la bocca ai nemici della veritA�A� (Sermo in Sanctum Stephanum II: GNO X,1, Leiden 1990, 98). Uomo di preghiera e di evangelizzazione, Stefano, il cui nome significa a�?coronaa�?, ha ricevuto da Dio il dono del martirio. Infatti egli A�pieno di Spirito Santo a�� vide la gloria di DioA� (At 7,55) e mentre fu lapidato pregava: a�?Signore GesA?, accogli il mio spiritoa�? (At 7,59). Poi, caduto in ginocchio, supplicava il perdono per gli accusatori: A�Signore, non imputare loro questo peccatoA� (At 7,60). Per questo la ChiesaA�orientale canta negli inni: A�Le pietre sono diventate per te gradini e scale per la celeste ascesa a�� e ti sei accostato gioioso alla festosa adunanza degli angeliA� (MHNAIAA�t. II, Roma 1889, 694.695). Leggi il resto di questo articolo »

Dicembre
26
2011

Nel dono di GesA? bambino la grazia del Signore

Pubblichiamo qui di seguito la lettera scritta da Mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo eletto di Novara, alla Diocesi in occasione del Santo Natale 2011.

Carissimi, A�conoscete infatti la grazia del Signore nostro GesA? Cristo: da ricco che era, si A? fatto povero per voi, perchA� voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertA�A� (2Cor 8,9). Inizia il nostro racconto del Signore GesA? con questa splendida a�?perlaa�? nascosta nel campo delle lettere di Paolo. In un solo versetto la��Apostolo narra tutta la vicenda di Cristo, la logica del dono che brilla nella sua vita in mezzo a noi. Essa si vede a occhio nudo nel Natale di GesA?. Nella generazione del Figlio, noi A�conosciamo la grazia del nostro Signore GesA? CristoA�. Si tratta di una��emozione che tutti conosciamo quando nasce un bimbo: il vero grande miracolo che succede ogni giorno sulla faccia della terra. Dio non si pente del mondo che ha creato e continua a donare la vita. Leggi il resto di questo articolo »

Ottobre
21
2011

Il Linux Day 2011 a Galliate

Il a�?Linux Daya�? A? una manifestazione nazionale a cadenza annuale promossa da I.L.S. (Italian Linux Society). Quest’anno si svolge la decima edizione, articolata in circa 130 eventi distribuiti su tutto il territorio italiano, compresa Galliate.A�Lo scopo che la manifestazione intende prefiggersi A? quello della diffusione del software libero, con particolare attenzione al sistema operativo Linux. Si tratta di programmi per il personal computer capaci, per le loro caratteristiche, di abbattere le barriere di accesso agli strumenti digitali per le nuove generazioni. Il software libero, infatti offre una palestra per l’apprendimento delle tecnologie digitali perchA� rende disponibile il a�?codicea�?, ne consente la modifica e ne stimola la condivisione.

Il Linux Day, che si terrA� sabato 22 ottobre presso il Castello di Galliate, A? promosso dal gruppo “Gallug” del nostro Oratorio di Galliate. Una storia, quella tra oratorio e software libero, che parte da lontano e che vanta alcune caratteristiche uniche nel panorama informatico ed ecclesiale nazionale.
Se volete saperne di piA? sulla manifestazione “Linux Day 2011” cliccate qui per andare al sito ufficiale dell’evento.
Se volete conoscere meglio il Gallug, la sua storia e le sue attivitA� cliccate qui.
Ottobre
19
2011

Ucciso perchA� “scomodo”

Domenica si celebra la 85a Giornata Missionaria Mondiale dal tema “Testimoni di Dio”. Per la Chiesa il testimone per eccellenza A? il “martire”, colui che dona la vita per Cristo. Riportiamo un articolo tratto da “La Bussola Quotidiana” che ci racconta di p. Fausto Tentorio, missionario del PIME recentemente ucciso nelle Filippine.

Padre Fausto Tentorio, missionario del Pontificio Istituto Missione Estere (PIME) nelle Filippine, A? stato ucciso il 17 ottobre alle ore 8 locali nella cittadina di Arakan, nella��isola meridionale di Mindanao. Con lui, sono 19 i missionari del Pime che hanno subito una morte violenta in missione. Aveva appena finito di celebrare la Messa nella chiesa parrocchiale di Arakan e stava entrando in macchina, quando due uomini mascherati in moto gli hanno sparato. Soccorso dai fedeli, A? stato subito portato al piA? vicino ospedale, distante 30 chilometri, ma inutilmente. Padre Fausto aveva 59 anni ed era originario del lecchese. Leggi il resto di questo articolo »

Ottobre
5
2011

Giacomo saluta il Card. Scola

Questo A? il discorso con cui Giacomo Poretti (del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo) ha dato il benvenuto al nuovo arcivescovo di Milano, il card. Angelo Scola.

Due cose sono state fondamentali per la mia vita: Milano e i preti. Tra me e Milano A? stato un amore a prima vista. Con i preti invece… ci ho messo un poa�� di piA?.a�?a�?La prima volta che sono venuto a Milano avevo 5 anni ed ero alto 90 centimetri, ero in compagnia del mio papA�, che benchA� ne avesse 30 di anni, superava di poco il metro; siamo entrati nello stadio di San Siro per vedere una partita di calcio e siccome alla��epoca si stava in piedi (era il 1960!), nA� io nA� il mio papA� riuscivamo a vedere niente, allora il papA� mi ha messo sulle sue spalle ed io dovevo raccontargli che cosa succedeva, solo che non conoscevo le regole del gioco e nemmeno il nome dei giocatori, allora il papA� mi ha preso in braccio e mi ha detto: A�Va bene ci tornerai quando sarai piA? grande, ma almeno ti A? piaciuto qualche cosa?A�. A�SA�, ho risposto, mi A? piaciuta quella squadra con le maglie nere e azzurre!A�. Quando siamo arrivati a casa il papA� ha detto alla mamma: A�Oggi a Milano questo bambino ha scoperto la fede!A�.

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Ottobre
4
2011

La vera e perfetta letizia

Dagli scritti di San Francesco una pagina memorabile che ci invita a riflettere seriamente…

Un giorno il beato Francesco, presso Santa Maria degli Angeli, chiamA? frate Leone e gli disse: a�?Frate Leone, scrivia�?. Questi rispose: a�?Eccomi, sono prontoa�?. a�?Scrivi a�� disse – quale A? la vera letiziaa�?. a�?Viene un messo e dice che tutti i maestri di Parigi sono entrati nella��Ordine, scrivi: non A? vera letizia. Cosi pure che sono entrati nella��Ordine tutti i prelati da��Oltra��Alpe, arcivescovi e vescovi, non solo, ma perfino il Re di Francia e il Re da��lnghilterra; scrivi: non A? vera letizia. E se ti giunge ancora notizia che i miei frati sono andati tra gli infedeli e li hanno convertiti tutti alla fede, oppure che io ho ricevuto da Dio tanta grazia da sanar gli infermi e da fare molti miracoli; ebbene io ti dico: in tutte queste cose non A? la vera letiziaa�?.
a�?Ma quale A? la vera letizia?a�?.
a�?Ecco, io torno da Perugia e, a notte profonda, giungo qui, ed A? un inverno fangoso e cosA� rigido che, alIa��estremitA� della tonaca, si formano dei ghiaccioli da��acqua congelata, che mi percuotono continuamente le gambe fino a far uscire il sangue da tali ferite. E io tutto nel fango, nel freddo e nel ghiaccio, giungo alla porta e, dopo aver a lungo picchiato e chiamato, viene un frate e chiede: a�?Chi A??a�?. Io rispondo: a�?Frate Francescoa�?. E quegli dice: a�?Vattene, non A? ora decente questa, di andare in giro, non entreraia�?. E poichA� io insisto ancora, la��altro risponde: a�?Vattene, tu sei un semplice ed un idiota, qui non ci puoi venire ormai; noi siamo tanti e tali che non abbiamo bisogno di tea�?. E io sempre resto davanti alla porta e dico: a�?Per amor di Dio, accoglietemi per questa nottea�?. E quegli risponde: a�?Non lo farA?. Vattene al luogo dei Crociferi e chiedi lA�a�?.
Ebbene, se io avrA? avuto pazienza e non mi sarA? conturbato, io ti dico che qui A? la vera letizia e qui A? la vera virtA? e la salvezza della��animaa�?.