Oggi, festa di San Giuseppe, il pensiero corre a tutti i papA�. Il comico Giacomo Poretti, in un articolo sul quotidiano La Stampa, racconta il meraviglioso mondo dei genitori alla��antica. Fare il presepe, tifare per la��Inter, andare in bici… Ma i padri moderni non assomigliano a quelli di una volta…
Fare il papA� non A? facile, ci si sente strani, in imbarazzo. E poi i figli fanno domande difficili. A? piA? facile fare lo zio e il nonno. A? piA? facile fare il premier che fare il papA�. Anche la��astronauta A? piA? facile da fare, arrivo persino a dire che A? piA? facile fare la��amico che fare il papA�!
I papA� moderni e quelli di una volta sono molto diversi tra di loro, ma in una cosa si assomigliano: nel non voler togliere spazio al ruolo delle madri, consapevoli che certe cose, quali sostituzione di pannolini, preparazioni di pappe, tattiche e procedure per arginare le colichette, siano meglio svolte dalle mamme; loro, i papA�, si mettono umilmente da parte. Quando nasce un figlio, in genere, per i primi anni di vita il papA� non si fa molto vedere, non A? molto coinvolto nel processo di crescita e di educazione dei pargoli; nei primi due anni di vita o forse anche tre, i papA� si dedicano al loro lavoro dalle 7 del mattino fino alle 21-21,30. Quando rientrano vanno a dormire fino alle 6,58 del giorno dopo. Leggi il resto di questo articolo »