Diocesi di Novara

Dicembre
30 2011
La Santa Famiglia scuola di preghiera

Ricorre oggi la Festa della Santa Famiglia di Nazareth. Papa Benedetto XVI mercoledA� all’Udienza generale ha tratteggiato le caratteristiche di questa famiglia straordinaria soprattutto in relazione al tema della preghiera. Riportiamo qui di seguito il testo, ricco e di facile comprensione, cosA� che possa diventare oggetto di meditazione per tutte le nostre famiglie.

 

La preghiera e la Santa Famiglia di Nazaret

Cari fratelli e sorelle,

la��odierno incontro si svolge nel clima natalizio, pervaso di intima gioia per la nascita del Salvatore. Abbiamo appena celebrato questo mistero, la cui eco si espande nella liturgia di tutti questi giorni. A? un mistero di luce che gli uomini di ogni epoca possono rivivere nella fede e nella preghiera. Proprio attraverso la preghiera noi diventiamo capaci di accostarci a Dio con intimitA� e profonditA�. PerciA?, tenendo presente il tema della preghiera che sto sviluppando in questo periodo nelle catechesi, oggi vorrei invitarvi a riflettere su come la preghiera faccia parte della vita della Santa Famiglia di Nazaret. La casa di Nazaret, infatti, A? una scuola di preghiera, dove si impara ad ascoltare, a meditare, a penetrare il significato profondo della manifestazione del Figlio di Dio, traendo esempio da Maria, Giuseppe e GesA?. (altro…)

Dicembre
29 2011
Giornata Mondiale della Pace 2012

Riceviamo la��invito alla Veglia Diocesana della Pace direttamente da don Mario Bandera, responsabile del Centro Missionario Diocesano e della��Ufficio Diocesano per i problemi sociali e del lavoro (Giustizia e Pace a�� Salvaguardia del Creato).

In occasione della Giornata Mondiale per la Pace, che ricorre ogni anno il 1A� gennaio, sono molteplici e diverse le iniziative previste nella nostra Diocesi per ricordare questo importante appuntamento. Vorremmo segnalare soprattutto gli incontri diocesani che sono essenzialmente due: la Veglia di preghiera al Sacro Monte da��Orta nella notte del 31 dicembre e la solenne Celebrazione Eucaristica in Cattedrale a Novara il 1A� gennaio, preceduta dalla marcia della Pace organizzata dalla ComunitA� di Sant’Egidio. (altro…)

Dicembre
28 2011
Miracolo di Natale

Maria Winowska (che fu amica di Giovanni Paolo II, ed A? una apprezzata scrittrice di agiografia) ha pubblicato questo racconto vero che le fu narrato da un parroco ungherese.

a�?Chiunque potrebbe prendermi per pazzo o per un esaltato – le disse P. Norbert – se non ci fossero trentadue scolaretti a testimoniare la veritA� della��accadutoa�?.

a�?Nella mia parrocchia in Ungheria, un piccolo paese di 1500 anime, da dove poi mi scacciarono, successe una volta un fatto strano.

La maestra elementare era una militante atea. Tutte le sue lezioni erano imperniate sul tentativo di eliminare Dio dalla vita di quei bambini, per farne dei giovani atei. Ogni occasione era buona per sminuire la nostra Santa Religione, deriderla e screditarla. I bambini intimiditi non osavano difendersi. Le loro famiglie erano credenti e fedeli nella��adempimento dei loro doveri religiosi. In genere, le sciocchezze con cui la maestra, signorina Gertrud, bombardava continuamente i bambini, non avevano un grande effetto su di loro. Io in parrocchia mi impegnavo con tutte le mie forze a sostenere spiritualmente i bambini per abituarli a ricevere spesso il Sacramento della Comunione. E, caso strano, la signorina Gertrud sembrava avere un fiuto misterioso per individuare chi si era comunicato e queste sue a�?pecore nerea�?, come lei le chiamava, le trattava con sfrenata rabbia. Sembrava che lo avesse saputo da questa o da quella spia. (altro…)

Dicembre
27 2011
Per amore del mio popolo non tacerA?

Da “Il fatto quotidiano”

A Natale di venta��anni fa, don Giuseppe Diana pubblicava il documento: a�?Per amore del mio popoloa�?. La curia di Casal di Principe lo ha distribuito l’altro ieri, 25 dicembre, al popolo dei fedeli proprio come quel Natale del 1991. Lo ha fatto per riannodare il filo della memoria con un martire della Chiesa, ma anche per indicare una via da��uscita a quanti ancora oggi sono imbrigliati nella rete della��illegalitA� e della violenza. Quel documento, che A? di una��attualitA� straordinaria, fu una delle cause della uccisione di don Diana per mano della Camorra, avvenuta il 19 marzo del 1994. Il parroco della chiesa di San Nicola di Bari di Casal di Principe tuonava contro la politica e le sue collusioni con la camorra. Puntava il dito contro la sua chiesa che non parlava con voce chiara. Denunciava la presenza di una��imprenditoria collusa e corrotta. Ma lo faceva quasi in solitudine, in un clima di violenza diffusa che ha prodotto decine e decine di morti. Don Peppino credeva nella a�?forza della parolaa�?. La usava per spiegare, convincere e disarmare i giovani che erano affascinati dalla violenza camorristica. Alzava la voce per difendere la parte piA? debole del suo popolo. La��amore per la sua gente e la sofferenza di tante famiglie lo aveva spinto ad uscire dalla sagrestia per cercare di impedire a tanti giovani di percorrere i sentieri che portavano direttamente alla morte. E per questo era diventato il simbolo del riscatto della propria terra. Non glielo hanno perdonato. Ha pagato con la vita il coraggio di ribellarsi.

Ecco il testo del documento scritto da Don Peppino Diana. (altro…)

Dicembre
26 2011
Santo Stefano, primo martire

All’indomani della SolennitA� del Natale di nostro Signore GesA? Cristo la Chiesa ricorda il sacrificio violento di Santo Stefano, il primo martire della storia cristiana, la cui morte, molto probabilmente, ha fatto scattare nel giovane Saulo la molla della conversione. Nelle parole di Benedetto XVI all’Angelus di oggi un breve pensiero su questo grande santo martire e una riflessione piA? ampia in forma di catechesi sempre del nostro Papa.

 

Angelus, 26 dicembre 2011

Cari fratelli e sorelle!

Alla��indomani della solenne liturgia del Natale del Signore, oggi celebriamo la festa di Santo Stefano, diacono e primo martire della Chiesa. Lo storico Eusebio di Cesarea lo definisce il A�martire perfettoA� (Die KirchengeschichteA�V,2,5: GCS II,1, Lipsia 1903, 430), perchA� A? scritto negli Atti degli Apostoli: A�Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popoloA� (6,8). San Gregorio di Nissa commenta: A�Era un uomo onesto e pieno di Spirito Santo: con la bontA� della��animo adempiva la��incarico di nutrire i poveri e con la libertA� della parola e la forza dello Spirito Santo chiudeva la bocca ai nemici della veritA�A� (Sermo in Sanctum Stephanum II: GNO X,1, Leiden 1990, 98). Uomo di preghiera e di evangelizzazione, Stefano, il cui nome significa a�?coronaa�?, ha ricevuto da Dio il dono del martirio. Infatti egli A�pieno di Spirito Santo a�� vide la gloria di DioA� (At 7,55) e mentre fu lapidato pregava: a�?Signore GesA?, accogli il mio spiritoa�? (At 7,59). Poi, caduto in ginocchio, supplicava il perdono per gli accusatori: A�Signore, non imputare loro questo peccatoA� (At 7,60). Per questo la ChiesaA�orientale canta negli inni: A�Le pietre sono diventate per te gradini e scale per la celeste ascesa a�� e ti sei accostato gioioso alla festosa adunanza degli angeliA� (MHNAIAA�t. II, Roma 1889, 694.695). (altro…)