Maggio
15
2010

Tutti a Roma insieme col Papa!

a�?Con la��invito a ritrovarsi domenica prossima al Regina coeli le aggregazioni laicali hanno voluto dare voce ai sentimenti, molto diffusi a livello popolare, di fedeltA�, gratitudine e sostegno filiale al Papa Benedetto XVI, che da poco ha inaugurato il sesto anno del suo pontificatoa�?. A? quanto afferma S.E. Mons. Mariano Crociata, Segretario Generale della CEI, che il 16 maggio parteciperA� in piazza San Pietro al momento di preghiera che precederA� la recita del Regina coeli.

Tre buone ragioni per essere domenica alla preghiera con il Papa e Bagnasco

Il Presidente nazionale della��Azione Cattolica, Franco Miano, con un articolo pubblicato sul sito www.piA?voce.net ribadisce le ragioni del nostro essere domenica in Piazza San Pietro a pregare con il Papa Benedetto XVI e il presidente dei vescovi italiani, card. Angelo Bagnasco, accogliendo la��invito della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali (Cnal).

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Maggio
11
2010

Il Papa a Fatima e la sofferenza della Chiesa

Il Santuario di Fatima

Il Santo Padre Benedetto XVI si A? recato in Portogallo nel 10A� anniversario della beatificazione dei pastorelli di Fatima Giacinta e Francesco. Durante il volo di andata, intervistato dai giornalisti, cosA� si A? espresso sul rapporto tra il terzo segreto di Fatima e la sofferenza che la Chiesa sta vivendo a causa dello scandalo pedofilia.

Innanzitutto vorrei esprimere la mia gioia di andare a Fatima, di pregare davanti alla Madonna di Fatima, che per noi A? un segno della presenza della fede, che proprio dai piccoli nasce una nuova forza della fede, che non si riduce ai piccoli, ma che ha un messaggio per tutto il mondo e tocca la storia proprio nel suo presente e illumina questa storia. Nel 2000, nella presentazione, avevo detto che una��apparizione, cioA? un impulso soprannaturale, che non viene solo dalla��immaginazione della persona, ma in realtA� dalla Vergine Maria, dal soprannaturale, che un tale impulso entra in un soggetto e si esprime nelle possibilitA� del soggetto. Il soggetto A? determinato dalle sue condizioni storiche, personali, temperamentali, e quindi traduce il grande impulso soprannaturale nelle sue possibilitA� di vedere, di immaginare, di esprimere, ma in queste espressioni, formate dal soggetto, si nasconde un contenuto che va oltre, piA? profondo, e solo nel corso della storia possiamo vedere tutta la profonditA�, che era – diciamo a�� a�?vestitaa�? in questa visione possibile alle persone concrete. CosA� direi, anche qui, oltre questa grande visione della sofferenza del Papa, che possiamo in prima istanza riferire a Papa Giovanni Paolo II, sono indicate realtA� del futuro della Chiesa che man mano si sviluppano e si mostrano. PerciA? A? vero che oltre il momento indicato nella visione, si parla, si vede la necessitA� di una passione della Chiesa, che naturalmente si riflette nella persona del Papa, ma il Papa sta per la Chiesa e quindi sono sofferenze della Chiesa che si annunciano. Il Signore ci ha detto che la Chiesa sarebbe stata sempre sofferente, in modi diversi, fino alla fine del mondo. La��importante A? che il messaggio, la risposta di Fatima, sostanzialmente non va a devozioni particolari, ma proprio alla risposta fondamentale, cioA? conversione permanente, penitenza, preghiera, e le tre virtA? cardinali: fede, speranza e caritA�. CosA� vediamo qui la vera e fondamentale risposta che la Chiesa deve dare, che noi, ogni singolo, dobbiamo dare in questa situazione. Quanto alle novitA� che possiamo oggi scoprire in questo messaggio, vi A? anche il fatto che non solo da fuori vengono attacchi al Papa e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dalla��interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa. Anche questo si A? sempre saputo, ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante: che la piA? grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa e che la Chiesa quindi ha profondo bisogno di ri-imparare la penitenza, di accettare la purificazione, di imparare da una parte il perdono, ma anche la necessitA� della giustizia. Il perdono non sostituisce la giustizia. Con una parola, dobbiamo ri-imparare proprio questo essenziale: la conversione, la preghiera, la penitenza e le virtA? teologali. CosA� rispondiamo, siamo realisti nella��attenderci che sempre il male attacca, attacca dalla��interno e dalla��esterno, ma che sempre anche le forze del bene sono presenti e che, alla fine, il Signore A? piA? forte del male, e la Madonna per noi A? la garanzia visibile, materna della bontA� di Dio, che A? sempre la��ultima parola nella storia.

Maggio
10
2010

Arriva il Grest 2010!

Siamo pronti a lasciarci mettere a�?Sottosopraa�? per guardare la terra da una nuova prospettiva e scoprire che non siamo poi cosA� distanti dal cielo!
Per far questo non si puA? certo restare fermi: sarA� un Estate in cammino!
Il Grest 2010, dal titolo a�?Sottosopra a�� come in cielo cosA� in terraa�? , attende il movimento dei ragazzi, degli animatori, degli educatori e dei genitori per percorrere insieme un pellegrinaggio speciale che ha la sua meta in alto, lA� dove non ca��A? differenza fra il a�?sopraa�? e il a�?sottoa�?, lA� dove la��incontro con il Signore GesA? orienta la vita, dirige i passi, impegna al bene e apre gli occhi verso la bellezza dei doni ricevuti.
Il protagonista della prossima Estate in Oratorio A? proprio GesA? che si affianca al cammino di chi cerca una strada e, narrando una bellissima storia che si avvera in lui, desidera a�?sconvolgerea�? per rialzarci, a�?ribaltarcia�? per darci una direzione, metterci appunto a�?sottosopraa�? per impegnarci a tenere testa e piedi strettamente ancorati alla terra e cuore e spirito costantemente rivolti al cielo.
Il Signore GesA? aiuterA� i ragazzi a tenere unito il sotto con il sopra, la terra con il cielo : A? il senso piA? profondo della sua incarnazione che permette a chi lo segue di unificare la vita dentro un Mistero da��amore e di condividere una meta stupenda e sconvolgente che A? la risurrezione.
Fare la volontA� del Padre A? lo scopo della vita e delle azioni di GesA? ed A? anche la��obiettivo di chi intende percorrere la terra con il desiderio che assomigli un poa�� piA? al cielo.

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Maggio
9
2010

Lettera ai cresimati 2010

(disegno di don Alessandro Cosotti)

Ciao ragazzi e ragazze!
State per concludere un percorso fondamentale, ma, nel fare questo passo, inizierete un cammino altrettanto importante, anche se forse non sapete ancora quanto!
Con lo Spirito Santo nel cuore ha origine una nuova vita, da questo momento un cristiano puA? pienamente realizzarsi: di fronte a voi ca��A? solo il vostro futuro!
Certo non sarA� tutto semplice: lungo il tragitto ci saranno svolte, bivi e salite, noi animatori ve lo possiamo assicurare, ma questa strada sarA� unica, e, con la��aiuto di GesA?, potrete affrontarla al meglio.
Egli cammina con voi: A? la��amico che vuole spartire tutto con voi. Vi accompagna e vi sorregge in ogni momento: vivetelo nella Sua luce!
Ricordando quello che anche noi abbiamo vissuto, abbiamo deciso di confidarvi qualche piccolo consiglio: il segreto A?a�� stare allegri! Niente musi lunghi! Si tratta di andare alla ricerca di una Persona, che A? sorgente di gioia.
Non stancatevi mai di cercare GesA? ogni giorno della vostra vita: se pensate di potervi fermare appena dopo la Cresima, siete giA� fuori gioco. Vincerete una tappa, ma perderete il giro! Egli vi precede. A? il a�?primo della cordataa�?, in testa alla fila. Se gli starete dietro non potrete sbagliare. Qualche volta potreste avere la��impressione di perderlo di vista, ma vi sveliamo un segreto: tenete da��occhio quelli che, camminando avanti a voi, riescono a vederlo! Lasciatevi guidare dai vostri genitori, chiedete la��aiuto dei catechisti e degli animatori, seguite la��esempio delle vostre suore e dei vostri preti!
Non percorrere mai da soli il cammino: insieme A? piA? facile (e decisamente anche piA? divertente!).
La Chiesa e la��Oratorio saranno aperti per voi come non mai, troverete sempre qualcuno pronto ad accogliervi, aiutarvi o a farvi vivere dei momenti indimenticabili.
Vi auguriamo di saper mettere in pratica e sfruttare al meglio le vostre capacitA�: a scuola, con gli amici e in Oratorio, trasmettendo agli altri il vostro amore e la vostra fede, che proprio in questo giorno avete scelto di confermare.
Aspettiamo di vedervi presto in Oratorio!

Con affetto i vostri animatori
Andrea Clerici, Andrea Depaoli, Giorgio Angiuli,
Matteo Bresich, Daniele Barbaglia, Micaela Liggeri

Maggio
8
2010

6A? Domenica di Pasqua

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,23-29)

In quel tempo, GesA? disse ai suoi discepoli: A�Se uno mi ama, osserverA� la mia parola e il Padre mio lo amerA� e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non A? mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il ParA�clito, lo Spirito Santo che il Padre manderA� nel mio nome, lui vi insegnerA� ogni cosa e vi ricorderA� tutto ciA? che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dA� il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: a�?Vado e tornerA? da voia�?. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perchA� il Padre A? piA? grande di me. Ve la��ho detto ora, prima che avvenga, perchA�, quando avverrA�, voi crediateA�.

Maggio
7
2010

Sport e stili di vita

Il manifesto dell'evento

Tavola rotonda proposta dall’Ufficio Diocesano della Pastorale dello Sport in unione al Novara Calcio, per celebrare il passaggio del Novara in serie B.

PRESSO La��AUDITORIUM BANCA POPOLARE DI NOVARA
VIA NEGRONI, 11 – NOVARA
VENERDA? 14 MAGGIO 2010 – ORE 21

Interverranno

DOTT. CATERINA GOZZOLI
Docente presso l’UniversitA� Cattolica del S. C. e
responsabile scientifica del master in “Sport e
Management”

DON ROBERTO SOGNI
Ufficio Pastorale dello sport.

DON FRANCO FINOCCHIO
Ufficio Pastorale dello sport.

PASQUALE SENSIBILE
Direttore sportivo del Novara Calcio.

CARLOALBERTO LUDI
Giocatore del Novara Calcio.

PAOLA CARDULLO
Giocatrice della Nazionale Italiana di Volley.

LETIZIA CAMERA
Giocatrice Asystel Novara.

FILIPPO GALLI
Responsabile Settore giovanile A.C. Milan

Maggio
6
2010

San Domenico Savio visto da vicino

Domenico Savio nacque il 2 aprile 1842 a San Giovanni, frazione di Riva presso Chieri, agli estremi confini della provincia e della diocesi torinese. Fu il secondo di ben dieci fratelli. Alla fine del 1843 la sua famiglia si trasferA� a Murialdo, frazione di Castelnuovo da��Asti, odierna Castelnuovo Don Bosco. Qui nel 1848 Domenico iniziA? le scuole e nella chiesa parrocchiale del paese ricevette la prima Comunione. Proprio in tale occasione, alla��etA� di appena sette anni, tracciA? il suo progetto di vita che sintetizzA? in quattro propositi ben precisi: a�?Mi confesserA? molto sovente e farA? la Comunione tutte le volte che il confessore me ne darA� il permesso. Voglio santificare i giorni festivi. I miei amici saranno GesA? e Maria. La morte ma non peccatia�?.

Il 2 ottobre 1954 Domenico, ormai dodicenne, incontrA? Don Bosco ai Becchi. Il santo educatore rimase sbalordito da questo ragazzo: a�?Conobbi in quel giovane un animo tutto secondo lo spirito del Signore e rimasi non poco stupito considerando i lavori che la grazia di Dio aveva operato in cosA� tenera etA�a�?. Con la sua innata schiettezza il ragazzo gli disse: a�?Io sono la stoffa, lei ne sia il sarto: faccia un bella��abito per il Signore!a�?. Nel giro di soli venti giorni potA� cosA� fare il suo ingresso nella��oratorio di Valdocco a Torino. Si mise dunque a camminare veloce sulla strada che Don Bosco gli consigliA? per a�?farsi santoa�?, il suo grande sogno: allegria, impegno nella preghiera e nello studio, far del bene agli altri, devozione a Maria. Scelse il santo come confessore e, affinchA� questi potesse formarsi un giusto giudizio della sua coscienza, volle praticare la confessione generale. IniziA? a confessarsi ogni quindici giorni, poi addirittura ogni otto.
Domenico imparA? presto a dimenticare se stesso, i suoi capricci ed a diventare sempre piA? attento alle necessitA� del prossimo. Sempre mite, sereno e gioioso, metteva grande impegno nei suoi doveri di studente e nel servire i compagni in vari modi: insegnando loro il Catechismo, assistendo i malati, pacificando i litigi.

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