Ottobre
5
2010

Alberto Marvelli – Un gigante della caritA�!

Ricorre oggi la memoria liturgica del beato Alberto Marvelli di Rimini. Conosciamo meglio la storia di questo giovane santo del ‘900…

Anche Federico Fellini, il grande regista, lo conoscevaa��

Nel corso di una��intervista Fellini ricordava gli anni della��adolescenza e della prima giovinezza, trascorsi a Rimini, sua cittA� natale. Ricordava gli amici, e ad un certo momento disse alla��intervistatore: a�?Sai che ho avuto come compagno di scuola e di giochi anche un santo? Si chiamava Alberto Marvelli ed A? morto subito dopo la guerra. Ho saputo che ora hanno iniziato il processo di beatificazione. Lo ricordo bene. Fummo insieme fin dalla prima elementare. Era un ragazzino biondo, molto dolce. Le mamme lo indicavano a noi come un bambino modello, buono e bravo. Al liceo non faceva parte della mia compagnia, perchA� io e i miei amici eravamo un poa�� scapestrati, ma sapevo che era impegnato molto ad aiutare i poveri. Sono certo che diventerA� santo e ti dico che, quando ci penso, fa un certo effetto pensare di aver giocato a pallone con un santoa�?. Leggi il resto di questo articolo »

Ottobre
4
2010

Francesco, il sogno della santitA�!

Almeno una volta nella vita abbiamo sognato di diventare santi, di essere santi.

Affaticati dal peso delle nostre contraddizioni, per un momento abbiamo intravisto la possibilitA� di fare unitA� e luce in noi.

Inorriditi dal nostro egoismo abbiamo, per lo meno nel desiderio, spezzato le catene condizionanti dei sensi e intravisto la possibilitA� di una vera libertA� e autentico amore.

Annoiati da una vita borghese e fiacca ci siamo visti sulle strade del mondo portati di un messaggio di luce e di fratellanza capaci di offrire sulla��altare della��amore gratuito la testimonianza di una vita in cui il primato della povertA� e della��amore avrebbe facilitato le comunicazioni e i rapporti coi fratelli.

A? allora che Francesco in qualche modo A? entrato nella nostra vita.

A? difficile che esista cristiano – cattolico, protestante, ortodosso che sia – che non abbia identificato il concetto di santitA� nella��uomo con la figura di Francesco da��Assisi e non abbia in qualche modo desiderato di imitarlo.

Come GesA? A? il fondamento, Maria la madre e Paolo la��apostolo delle genti, cosA� Francesco A? il tipo che incarna in tutte le Chiese la figura ideale della��uomo che tenta la��avventura della santitA� e che la esprime in un modo veramente universale. Chi ha pensato possibile la santitA� nella��uomo la��ha vista nella povertA� e nella dolcezza di Francesco, sa��A? unito alla sua preghiera nel Cantico delle Creature, ha sognato il superamento del limite dovuto alla incredulitA� e alla paura al di lA� del quale si possono ammansire i lupi e parlare ai pesci e alle rondini.

Direi che Francesco di Assisi A? nel fondo di ogni uomo, toccato dalla grazia, come A? nel fondo di ogni uomo il richiamo alla santitA�.

E in tutti i tempi Francesco, pur essendo ben incarnato nella storia, lo puoi mettere fuori della storia. Leggi il resto di questo articolo »

Ottobre
1
2010

L’avvio dell’anno di Pastorale Giovanile a Borgomanero!

Don NicolA? Anselmi

Clicca qui per scaricare gli appunti completi della relazione.

Intervento di don NicolA? Anselmi

Ringrazio don Stefano per la��invito che mi ha fatto a condividere con voi questa serata con cosA� tanti giovani, non mi aspettavo tutte queste persone!

Non ho particolari competenze o studi, il mio ministero A? quello di essere a�?ripetitorea�? di ciA? che sento e vedo in giro per la��Italia, cose belle suscitate dallo Spirito Santo. Leggi il resto di questo articolo »

Settembre
29
2010

Giovani e fede: un tema caldo per la Chiesa italiana!

don Luca Bressan

Pubblichiamo qui di seguito alcuni appunti (non rivisti dal relatore) presi in occasione dell’Assemblea Diocesana di inizio anno pastorale a Boca lo scorso 24 settembre. Era presente oltre al nostro Vescovo anche don Luca Bressan, sacerdote della Diocesi di Milano, esperto docente di Teologia Pastorale. E’ intervenuto nel corso della serata sul tema: “Giovani e fede. Un tema caldo nell’agenda della Chiesa italiana”.

Proviamo a rivivere le emozioni vissute in questa ultima mezzora: stanchezza, fatica, voglia di ripartire, la parola del vescovo, ecc. Poi abbiamo sentito due pagine di san Paolo, un Paolo stanco che descrive il suo tempo con cinica amarezza. Sono 21 le caratteristiche negative della gente del suo tempo, quelle positive sono solo due. Anche il cuore di Paolo A? pieno di amarezza, A? stanco. Leggi il resto di questo articolo »

Settembre
28
2010

I giovani di fronte al futuro e alla vita, con o senza fede

Meno 14% in appena sei anni. Oggi si dichiara apertamente cattolico solo il 52,8% dei giovani italiani d’etA� compresa tra i 18 e i 29 anni: nel 2004, era il 66,9%. Alla forte riduzione della percentuale di chi si dice cattolico non corrisponde, perA?, una riduzione netta di chi ritiene importante la religione per la propria vita (si scende appena del 3%), ma, anzi, si registra un leggero aumento di chi la definisce “molto importante” (l’incremento A? dell’1,8%).

In generale, alla fede viene riconosciuta una funzione di sostegno (sia psicologico che relazionale) e di guida (offre un senso, dA� speranza); meno un valore di riferimento morale. La fiducia nella Chiesa crolla tra i non credenti (soltanto il 2% la definisce “alta” o “molta alta”) e si affievolisce tra i praticanti, attestandosi al 39%.

A? quanto emerge da una ricerca realizzata da Istituto IARD RPS che – su commissione della diocesi di Novara, nell’ambito del progetto Passio 2010 – ha indagato sul rapporto che le nuove generazioni di italiani hanno con la fede.A� Le rilevazioni sono state effettuate da SWG nella seconda metA� di marzo, su un campione di mille soggetti, rappresentativi della differente realtA� del nostro Paese.

Rispetto alle recenti indagini, e in particolare alla Sesta indagine della��Istituto IARD sulla condizione giovanile in Italia del 2004 a cui si riferiscono i confronti, si osservano in particolare due fenomeni. Si tratta di una conferma e di una parziale novitA�. Da un lato, infatti, si rafforza la religiositA� del “fai-da-te” di cui i sociologi parlano da decenni. Dall’altro si assiste a una polarizzazione delle scelte: chi rimane cattolico A? sempre piA? convinto; quanti non lo sono mai stati o non lo sono piA? dimostrano una distanza maggiore dalla Chiesa di Roma, talvolta una vera e propria ostilitA�, pur coltivando un certo interesse per la dimensione spirituale. Fanno irruzione in questo delicato campo meccanismi tipici del tifo calcistico. O di qua o lA�, con una passione da ultras.

Secondo il sociologo Riccardo Grassi, curatore della ricerca, “siamo di fronte all’onda lunga di un trend che ha radici piA? lontane nel tempo, ma che si A? accentuato negli ultimi anni e che vede una tendenza sempre piA? marcata a una gestione privatistica della fede, che pone pochi vincoli all’individuo, ma che nel lungo periodo diventa incapace di rispondere a quelle funzioni di costruzione di significato e di sostegno che gli stessi giovani riconoscono alle religioni”.

Scarica qui la presentazione con i risultati del sondaggio su “Giovani e fede – IARD 2010”

Qui di seguito riportiamo alcuni appunti (non rivisti dal relatore) sulla presentazione del dott. Riccardo Grassi dei risultati di questa Ricerca ai preti giovani della Diocesi di Novara (Ameno il 27/09/10). Leggi il resto di questo articolo »

Settembre
25
2010

Catechismo 2010 – 2011: tutte le informazioni!

Dopo la pausa estiva, con la ripresa delle normali attiA�vitA� si riparte anche con la programmazione del camA�mino di iniziazione cristiana (IC) per i bambini e i ragazzi.

DoA�menica 19 settembre, presso il monastero delle suore Orsoline, nel corso del consueA�to ritiro delle catechiste di inizio anno, don Alessandro, responsabile della catechesi, ha presentato alA�cune novitA� e le date princiA�pali che scandiranno il caA�lendario del futuro anno caA�techistico.

Le famiglie dei bimbi del secondo anno di catechismo (II di Battesimo) potranno scegliere, al momento delA�la��iscrizione, tre diversi perA�corsi. Leggi il resto di questo articolo »

Settembre
25
2010

Il Vangelo della Domenica (26A? del Tempo Ordinario)

In quel tempo, GesA? disse ai farisei:

A�Ca��era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.

Un giorno il povero morA� e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. MorA� anche il ricco e fu sepolto.

Stando negli inferi fra i tormenti, alzA? gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: a�?Padre Abramo, abbi pietA� di me e manda Lazzaro a intingere nella��acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perchA� soffro terribilmente in questa fiammaa�?.

Ma Abramo rispose: a�?Figlio, ricA?rdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui A? consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di piA?, tra noi e voi A? stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, nA� di lA� possono giungere fino a noia�?.

E quello replicA?: a�?Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perchA� ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perchA� non vengano ancha��essi in questo luogo di tormentoa�?. Ma Abramo rispose: a�?Hanno MosA? e i Profeti; ascoltino loroa�?. E lui replicA?: a�?No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrA� da loro, si convertirannoa�?. Abramo rispose: a�?Se non ascoltano MosA? e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai mortia�?A�.