Dicembre
03
2010
Cinque motivi per dire “sA�” all’Azione Cattolica!
PerchA� la��Azione Cattolica la��8 dicembre di ogni anno celebra la festa della��adesione alla��associazione? Tra i tanti motivi, scegliamone cinquea�� Cinque motivi per cui oggi vale la pena di dire a�?sA�a�? e festeggiare la��Azione Cattolica nella comunitA� cristiana.
Primo. Aderire alla��AC A? dire a�?sA�a�? ad un ideale: a vivere da a�?benedetti per benedirea�?; il gesto della benedizione della tessera, firmata dalla��aderente e controfirmata dal presidente parrocchiale della��associazione, dal presidente diocesano, dal presidente nazionalea��ci ricorda che la��Associazione tutta sa��impegna a farci scoprire e incarnare ciA? per cui oggi ci viene donata la vita; a festeggiare ogni anno perchA� siamo chiamati a vivere, non a sopravvivere; a sentire il valore di dare la vita alle persone, ai luoghi in cui siamo inseriti; a scoprire che ognuno di noi, in qualunque situazione si trovi, puA? generare novitA�, bellezza, gioia. Riceviamo in dono qualcuno da amare: davanti alla comunitA� cristiana, con un impegno pubblico e visibile, diciamo a�?sA�a�? a dare la vita alle persone che il Signore ci farA� incontrare.
Secondo. Aderire alla��AC A? dire a�?sA� a�? ad un progetto di formazione permanente. Basta credere in Dio per scegliere i suoi criteri? Forse oggi viene piA? naturale a�?stare un poa�� qua, un poa�� lA�a�?, invece ricevere la tessera davanti alla comunitA� cristiana ci rende esposti; andando controcorrente, ci fa uscire dalla��anonimato: la��adesione alla��AC che si rinnova ogni anno ricorda che la��adesione a Cristo non avviene una volta per sempre, che ogni giorno abbiamo la necessitA� di avere a cuore la formazione della nostra persona. E la��AC, con il suo progetto, i suoi itinerari, le sue proposte, ci offre questa possibilitA�.
Terzo. Aderire alla��AC A? dire a�?sA�a�? alla formazione personale ma in un gruppo che sostiene e vivifica il cammino di ognuno. La conversione, che scaturisce da un serio cammino di fede, A? un rientrare in un flusso di vita. Nel gruppo, dunque, ci si allena a vivere il cuore della vita cristiana: vita sacramentale, preghiera quotidiana, accompagnamento spirituale, discernimento sui problemi del territorio, della vita del Paese e del mondoa��; si A? spronati a scegliere cioA? a prendersi delle responsabilitA�: il contrario di farsi rimorchiare, di vivere alla giornata; quindi ci si aiuta reciprocamente a vivere la propria autonomia e libertA�. Con questa esperienza la��AC dA� valore alla relazione con altre persone, che non sono scelte per legami da��amicizia o di parentela ma per esigenze condivise di formazione, e di questa relazione fa un vincolo, tramite la��adesione: la��associazione sa��impegna a suscitare la nostalgia di Dio, inducendo a riscoprire la fede come esperienza che cresce insieme agli altri, non solo nella sfera privata, attraverso proposte che fanno sperimentare il valore e la bellezza di essere Chiesa. Oggi festeggiare la��adesione alla��AC A? ricordare, dunque, che questi laici sono chiamati ad assumere la vita della chiesa come la vita della propria famiglia; sono laici vicini ai loro Pastori con la��affetto dei figli e la maturitA� di persone adulte che sanno assumersi le proprie responsabilitA�.
Quarto. La scelta della�� unitarietA� della��associazione sottolinea poi il primato della comunitA� rispetto alle sue componenti e la��esigenza di cammini formativi graduali e progressivi, che con coerenza e continuitA� accompagnino una persona a diventare e a vivere da adulto nella fede. Aderire alla��AC A? aderire ad una��esperienza forte di dialogo intergenerazionale in cui le differenze contano per arricchirsi: unitarietA� A? sinonimo di unitA�, non di uniformitA�; per noi educare A? una�� impresa comunitaria a�� unitaria che passa per lo scambio affettuoso tra diverse generazioni. Oltre ai cammini formativi adeguati ad ogni etA�, si condividono, infatti, luoghi di discernimento comunitario (consiglio, assemblea) che educano i giovani e gli adulti a prendersi cura dei ragazzi; gli adulti ad accompagnare i giovani nel maturare la capacitA� di relazione, la crescita del senso ecclesiale a�� comunitario, lo sviluppo del senso civico e politico.
Quinto. Come si sostiene la��AC? La��AC A? libera perchA� si sostiene da sola. Ogni socio una volta alla��anno contribuisce economicamente esprimendo, anche con questo gesto, il segno di un coinvolgimento della persona che non si risparmia, mettendo in atto ogni risorsa, ogni intuizione e condividendo il frutto dei propri sacrificia�� La��AC opera dappertutto, nelle parrocchie e nelle diocesi: chi non conosce il lavoro gratuito ed appassionato di tanti responsabili, giovani e adulti, che in forma di volontariato danno la propria vita a��perchA� la fede parli alla vita di oggi, ma anche e soprattutto perchA� la vita di oggi interroghi la fede!