Il Beato Quagliotti

Galliate, primi anni del Seicento. In una delle tante chiese del borgo, un giovane chierico, Francesco Quagliotti, A? intento ad istruire un folto gruppo di fanciulli nei principi della dottrina cristiana. I suoi modi sono gentili, il suo linguaggio A? colto e semplice al tempo stesso, la sua voce cattura la��attenzione dei piccoli uditori, che lo ascoltano affascinati.
Quando, di lA� a pochi mesi, il chierico riceverA� la��ordinazione sacerdotale, la��eloquenza dei suoi discorsi e la dolcezza del suo sguardo conquisteranno ben presto la��intera diocesi di Novara. Apprezzato educatore e modello di santitA� per i tanti che lo hanno incontrato, subito dopo la sua morte cominciA? ad essere venerato come a�?beatoa�?.
Oggi A? a lui intitolato la��Oratorio Parrocchiale di Galliate. Giovanni Francesco Marconi Quagliotti nacque a Galliate il 24 maggio del 1583 da una famiglia benestante, in una dignitosa abitazione in un cortile di Porta San Pietro, appena al di lA� del fossato che cingeva il centro abitato.
Fino alla��etA� di dieci anni, Francesco seguA� a Galliate le lezioni del maestro Bernardino Ramella, poi compA� i primi studi classici a Novara ed a quattordici anni, nel 1597, lasciA? la diocesi per Milano, dove frequentA? le Scuole dette del Brera, rette dai Gesuiti.
Dieci anni di vita intensa, al termine dei quali manifestA? la��intenzione di dedicarsi totalmente alla Chiesa: inizialmente voleva entrare in convento, ma il suo confessore lo indusse a far ritorno nella diocesi novarese, dove dal 1593 si stava compiendo una��intensa opera di rinnovamento spirituale.
CosA�, nella��agosto del 1607, Francesco era di nuovo a Galliate, pronto a ricevere la��ordinazione diaconale. Nel paese natale dette inizio alla��attivitA� pastorale, ponendosi a servizio della��intera comunitA�, ma rivolgendo particolare attenzione ai giovani.
Tuttavia, la��opera che maggiormente segnA? il suo apostolato nel borgo galliatese fu la��istituzione della Compagnia della Bellarmina, a cui seguA� la riforma della Casa di San Giacomo. La Bellarmina era una delle tante scuole della Dottrina Cristiana che in quegli anni si stavano diffondendo sotto la spinta del concilio di Trento. Quella fondata da Francesco a Galliate, esclusivamente maschile, venne cosA� chiamata perchA� si basava sul catechismo redatto dal santo cardinale Roberto Bellarmino (1542-1621), teologo con cui lo stesso Quagliotti ebbe frequenti rapporti epistolari.
Nel paese natale profonda era la stima che circondava il giovane educatore ed il 19 settembre 1609 ricevette da Carlo BescapA? la��ordine al presbiterato, mentre il 4 ottobre successivo celebrava la sua prima messa a Galliate. BescapA?, che nutriva particolare fiducia nei confronti di Francesco, volle affidargli la��impegnativo compito di riformare e dirigere il Collegio di Santa Cristina di Borgomanero, di fatto la��unico seminario allora attivo in diocesi di Novara.
Giunto a Santa Crisitina alla fine del 1609, il ventiseienne galliatese assunse la��incarico di rettore e fu per i chierici del seminario prefetto di disciplina e professore di teologia; gettA? le basi per la futura costruzione degli oblati diocesani; si improvvisA? architetto al fine di portare a compimento la costruzione del collegio e della��annessa chiesa; aprA� una scuola per i fanciulli del vicino borgo; iniziA? una��intensa opera di apostolato nei centri circostanti, spingendosi anche alla��isola di San Giulio, a Lesa, a Beliate, a Pallanza, in Valsesiaa��
Dopo dieci anni spesi senza risparmio di fatiche si spense minato nel fisico, fu sepolto nella chiesa del Collegio (divenuta in seguito la chiesa parrocchiale di Santa Cristina), le sue spoglie riposano ora nella cripta, meta di una costante devozione iniziata subito dopo la sua morte.
Nel 1931, mentre una��epidemia di peste mieteva vittime a Galliate, gli abitanti del rione MissanghA?ra fecero voto di recarsi processionalmente alla sua tomba. Di tante altre a�?graziea�? attribuite alla sua intercessione raccontano i suoi biografi.
Da sempre, la sua figura A? stata infatti circondata da una��aurea di santitA� e, nonostante il processo di beatificazione non si sia mai concluso a causa della scomparsa del procuratore, padre Batoli, oggi il suo nome A? comunemente preceduto dal titolo di a�?beatoa�?, anche se sarebbe piA? corretto attribuirgli la qualifica di a�?servo di Dioa�?.

Un Commento a “Il Beato Quagliotti”

  1. p. Carlo Caroglio ha detto:

    Vi ringrazio per aver messo nel nostro sito le notizie del beato Quagliotti, sintetiche ma nello stesso tempo esaurienti.
    Compaiono al primo posto cercando su Google Beato Quagliotti. Grazie ancora.
    p. Carlo

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