Questa Quaresima è molto particolare per ciascuno di noi, — siamo «tutti sulla stessa barca, tutti» — e dà, a chi riesce a soffermarsi un po’, la possibilità di riflettere sulle cose importanti, sulla nostra realtà di essere umani e di esseri in relazione. Stiamo vivendo il momento dello stop, del silenzio e del deserto, che è comunque già ricco di semi, di speranza, di futuro. La sfida è sentire Dio presente accanto a noi, come prima e come lo sarà anche dopo, per sempre, in eterno. Anche i bambini del catechismo e i ragazzi dell’Oratorio stanno vivendo questo. In un’unione ancora più stretta con le proprie famiglie, — essenziali cellule della Società e Chiese domestiche — ove non è facile stare insieme tutto il giorno ma certamente è fruttuoso. Dopo un primo periodo, la tentazione per molti è di fuggire nel fare tante cose o nell’essere dall’esterno schiacciati dalle tante cose da fare, come prima (o più di prima); occorre invece fermarci, non ci perderemo.
Nella proposta dell’Oratorio per questo momento resta prioritario coltivare il rapporto a tu per tu con i propri animatori di gruppo resisi disponibili, con i catechisti e con il don (in questo momento, naturalmente con gli strumenti della tecnologia e speriamo, appena sarà possibile e sicuro, anche dal vivo): è ciò che era stato proposto con l’immagine del «Cipresso».
La Parrocchia pubblica giorno per giorno qualche pensiero, qualche preghiera, qualche spunto di riflessione, rimandando a contenuti e persone di valore che possiamo facilmente trovare in rete, come anzitutto il Papa. A questo riguardo, invitiamo a riascoltare — eravamo in tanti ad averla ascoltata in diretta — la meditazione di papa Francesco nella preghiera di venerdì 27, che ci mostra come vivere, sì, questo momento ma anche come concepire il mondo nuovo che già Dio e poi questo momento storico — momento che, in questo senso, paradossalmente viene in aiuto — ci spinge a considerare e desiderare. Tale discorso è radicato nella storia di Dio, quanto mai nell’oggi, ma anche proteso al futuro. I vari spunti sono disponibili all’indirizzo http://www.parrocchiagalliate.it/preghiera e http://www.oratoriogalliate.it/preghiera .
Inoltre, vorremmo lanciare una proposta per questo tempo e il Tempo di Pasqua, rivolta ai ragazzi e ai bambini (ma, perché no, anche agli adulti) chiamata «Matite nelle mani di Dio», che ha l’obiettivo di riflettere su quanto stiamo vivendo, su questa situazione — in cui ciò che chiamavamo normalità sembra essere un miraggio — che “può lasciare un segno che sia già con uno sguardo oltre il miraggio”. La proposta afferma “che il miraggio diventa futuro realizzabile solo grazie alla collaborazione di tutti e solo grazie a ciò che siamo più capaci di fare o a ciò che ci ispira particolarmente in un determinato momento. La normalità avrà così un sapore nuovo, degli occhi nuovi, dei colori e delle linee che solo chi ha vissuto l’oggi potrà dire diversi da quelle di ieri”. In pratica, dopo aver riflettuto — ricordate, dobbiamo evitare la tentazione indicata sopra —, il bambino come l’adulto o l’anziano, possono fissare su un foglio alcuni pensieri e impressioni, su cosa stanno vivendo e pensando ora e, da ciò, cosa traggono come insegnamento che possa servire a costruire il proprio domani. Si può produrre un disegno, come una poesia, una riflessione, un oggetto, un video, una preghiera, una parola, una storia, fumetti, …: si è invitati o a custodirli nel cuore e nel proprio segreto e riguardarli periodicamente nei prossimi mesi/anni, quando sarà finita l’emergenza ma anche dopo, oppure a mandarne ora una foto/video all’oratorio oratoriogalliate@gmail.com o 3402488893 (don Alessandro) in modo che poi costruisca un bagaglio comune per il dopo-emergenza, per la normalità che vorremo vivere già da più maturi. In base ai contributi ricevuti, l’idea è di realizzare uno spazio su muro o un angolo in oratorio, per farne memoria viva. Un punto di partenza per questa riflessione potrebbe essere la proposta della Pastorale giovanile diocesana, che chiedeva ai giovani di esprimere cosa stessero vivendo e postarlo con hashtag #iolavivocosì

Per i bambini e ragazzi del catechismo, oltre all’attività «Matite nelle mani di Dio», continua la mini attività settimanale di preghiera con le famiglie proposta a inizio Quaresima e si propone, con massima libertà, un gesto di semplice carità, che può renderli vicini a chi sta soffrendo: realizzare un disegno, una poesia, un pensiero, uno per medici, infermieri e operatori sanitari, un’altro per i malati COVID-19, che provvederemo a far arrivare direttamente nelle strutture. http://www.oratoriogalliate.it/catechismo

Ai ragazzi sono proposte delle storie e si aggiungeranno pian piano delle mini attività, sfide, contributi e, più importante, in occasione del Triduo Pasquale una riflessione tenuta tramite supporti tecnologici, ciascuno da casa sua, dopo aver visto le Celebrazioni online. Tutti i dettagli su www.oratoriogalliate.it

Riguardo alle celebrazioni della Settimana Santa, noi sacerdoti celebreremo in forma strettamente privata e ci metteremo in particolare unione con il Vescovo Franco Giulio: invitiamo anche tutti i parrocchiani a unirsi spiritualmente a lui, pastore delle nostre comunità e alle celebrazioni del Papa, con i mezzi che ormai conosciamo (TV, streaming). Assicuriamo inoltre che stiamo continuando a celebrare l’Eucarestia ogni giorno e pregare per tutto il mondo e per tutta la Comunità Parrocchiale.

Questo momento è anche l’occasione per riscoprire l’essere tutti Parrocchia, in cui ogni battezzato è chiamato a farsi prossimo agli altri: è l’occasione per unirsi al proprio vicino di casa o a chi abita sopra/sotto il proprio luogo di lavoro o altro, citofonandogli o telefonandogli, per farlo sentire meno solo e portare un messaggio di speranza.
È il momento da cui essere uomini nuovi, in Gesù, Chiesa sempre viva.

Buona esperienza di croce, morte e risurrezione. Santa Pasqua!

don Alessandro

 

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