Diocesi di Novara

Post in Vangelo della Domenica

Settembre
25 2010
Il Vangelo della Domenica (26A? del Tempo Ordinario)

In quel tempo, GesA? disse ai farisei:

A�Ca��era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.

Un giorno il povero morA� e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. MorA� anche il ricco e fu sepolto.

Stando negli inferi fra i tormenti, alzA? gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: a�?Padre Abramo, abbi pietA� di me e manda Lazzaro a intingere nella��acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perchA� soffro terribilmente in questa fiammaa�?.

Ma Abramo rispose: a�?Figlio, ricA?rdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui A? consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di piA?, tra noi e voi A? stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, nA� di lA� possono giungere fino a noia�?.

E quello replicA?: a�?Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perchA� ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perchA� non vengano ancha��essi in questo luogo di tormentoa�?. Ma Abramo rispose: a�?Hanno MosA? e i Profeti; ascoltino loroa�?. E lui replicA?: a�?No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrA� da loro, si convertirannoa�?. Abramo rispose: a�?Se non ascoltano MosA? e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai mortia�?A�.

Settembre
18 2010
Il Vangelo della Domenica (25A? del Tempo Ordinario)

(www.gioba.it)

Dal Vangelo secondo Luca (16, 1-13)

In quel tempo, GesA? diceva ai discepoli:

A�Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamA? e gli disse: a�?Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perchA� non potrai piA? amministrarea�?.

La��amministratore disse tra sA�: a�?Che cosa farA?, ora che il mio padrone mi toglie la��amministrazione?

Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farA? perchA�, quando sarA? stato allontanato dalla��amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa suaa�?.

ChiamA? uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: a�?Tu quanto devi al mio padrone?a�?.

Quello rispose: a�?Cento barili da��olioa�?. Gli disse: a�?Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquantaa�?.

Poi disse a un altro: a�?Tu quanto devi?a�?. Rispose: a�?Cento misure di granoa�?. Gli disse: a�?Prendi la tua ricevuta e scrivi ottantaa�?.

Il padrone lodA? quella��amministratore disonesto, perchA� aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piA? scaltri dei figli della luce.

Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perchA�, quando questa verrA� a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.

Chi A? fedele in cose di poco conto, A? fedele anche in cose importanti; e chi A? disonesto in cose di poco conto, A? disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderA� quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darA� la vostra?

Nessun servitore puA? servire due padroni, perchA� o odierA� la��uno e amerA� la��altro, oppure si affezionerA� alla��uno e disprezzerA� la��altro. Non potete servire Dio e la ricchezzaA�.

Settembre
05 2010
Il Vangelo della Domenica (23A? del Tempo Ordinario)

(da www.gioba.it)

Dal Vangelo secondo Luca (14,25-33)

In quel tempo, una folla numerosa andava con GesA?. Egli si voltA? e disse loro:

A�Se uno viene a me e non mi ama piA? di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puA? essere mio discepolo.

Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puA? essere mio discepolo.

Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non A? in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: a�?Costui ha iniziato a costruire, ma non A? stato capace di finire il lavoroa�?.

Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puA? affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre la��altro A? ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.

CosA� chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puA? essere mio discepoloA�.

Agosto
28 2010
Il Vangelo della Domenica (22A? del Tempo Ordinario)

(da www.gioba.it)

Dal Vangelo secondo Luca (14, 1.7-14)

Avvenne che un sabato GesA? si recA? a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.

Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: A�Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perchA� non ci sia un altro invitato piA? degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: a�?CA?digli il posto!a�?. Allora dovrai con vergogna occupare la��ultimo posto. Invece, quando sei invitato, vaa�� a metterti alla��ultimo posto, perchA� quando viene colui che ti ha invitato ti dica: a�?Amico, vieni piA? avanti!a�?. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. PerchA� chiunque si esalta sarA� umiliato, e chi si umilia sarA� esaltatoA�.

Disse poi a colui che la��aveva invitato: A�Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici nA� i tuoi fratelli nA� i tuoi parenti nA� i ricchi vicini, perchA� a loro volta non ti invitino ancha��essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perchA� non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giustiA�.

Agosto
21 2010
Il Vangelo della Domenica (21A? del Tempo Ordinario)

(da www.gioba.it)

Dal Vangelo secondo Luca (13,22-30)

In quel tempo, GesA? passava insegnando per cittA� e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: A�Signore, sono pochi quelli che si salvano?A�. Disse loro: A�Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perchA� molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerA� e chiuderA� la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: a�?Signore, aprici!a�?. Ma egli vi risponderA�: a�?Non so di dove sietea�?. Allora comincerete a dire:A�a�?Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazzea�?. Ma egli vi dichiarerA�: a�?Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!a�?. LA� ci sarA� pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimiA�.