Archivi per la categoria ‘Articoli’

Il segreto di Pier Giorgio Frassati

giovedì, 20 Maggio 2010

A�Il segreto della��attuaA�litA� di Pier Giorgio? A? la��amico che vorreA�sti avere, con qualche proA�blema a scuola e la sofferenA�za per le ragazze… Un ragazA�zo normale che senti vicino, anche se ha vissuto la��amore per Dio e per gli altri in moA�do fortissimo, come il suo serA�vizio per la cittA� e la��impegno accanto ai malati e agli ultimiA�. A venta��anni dalla beatiA�ficazione di Frassati, che riA�corre oggi, Chiara FinocA�chietti testimonia che per lei a�� vicepresidente nazionale per il Settore giovani della��AA�zione cattolica a�� e tutta la��asA�sociazione il beato A? una figura viva ma soprattutto viA�cina, quel ragazzo delle A�otto beatitudiniA� che Giovanni Paolo II descrisse cosA� il 20 maggio 1990: A�A uno sguardo superficiale, lo stile di Pier Giorgio non presenta granchA� di straordinario… In lui la feA�de e gli avvenimenti quotiA�diani si fondono armonicaA�mente, tanto che la��adesione al Vangelo si traduce in atA�tenzione ai poveri e ai bisoA�gnosi A�. La��anno precedente, pellegriA�no a casa Frassati a Pollone, nel Biellese, papa Woytjla aveva confiA�dato che da studente era A�rimasto impressionato dalla forza della testimonianza cristianaA� di quel gioA�vane dalla parabola eA�sistenziale brevissiA�ma: nato a Torino nel 1901, si spegne nel 1924 per una polioA�mielite fulminante. Ma la sua vita A? intenA�sa, dalla passione per la montagna alla sua ricca partecipazione associativa: membro della��Azione Cattolica e della FederaA�zione Universitari CatA�tolici quando si iscriA�ve alla FacoltA� da��ingeA�gneria, partecipa alla San VinA�cenzo e si iscrive al Partito popolare di don Sturzo, ha tanA�ti amici e spende il suo temA�po libero nel volontariato.

tratto da www.avvenire.it

Festa dell’Oratorio – Torneo PGS (21-22-23 Maggio)

mercoledì, 19 Maggio 2010

L'oratorio in festa! (edizione 2008)

1A� TROFEO VOLLEY a�?ANTIMO AMORIELLOa�?

in collaborazione con

P.G.S. I GABBIANI

GRUPPO LIVRATIN

(altro…)

Ascensione del Signore

domenica, 16 Maggio 2010

Dal Vangelo secondo Luca (24,46-53)

In quel tempo, GesA? disse ai suoi discepoli: A�CosA� sta scritto: il Cristo patirA� e risorgerA� dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in cittA�, finchA� non siate rivestiti di potenza dalla��altoA�.
Poi li condusse fuori verso BetA�nia e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccA? da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Dagli Atti degli Apostoli (1, 10-11)

Mentre i discepoli guardavano GesA?, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quanda��ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: A�Uomini di Galilea, perchA� state a guardare il cielo? Questo GesA?, che di mezzo a voi A? stato assunto in cielo, verrA� allo stesso modo in cui la��avete visto andare in cieloA�.

(altro…)

Tutti a Roma insieme col Papa!

sabato, 15 Maggio 2010

a�?Con la��invito a ritrovarsi domenica prossima al Regina coeli le aggregazioni laicali hanno voluto dare voce ai sentimenti, molto diffusi a livello popolare, di fedeltA�, gratitudine e sostegno filiale al Papa Benedetto XVI, che da poco ha inaugurato il sesto anno del suo pontificatoa�?. A? quanto afferma S.E. Mons. Mariano Crociata, Segretario Generale della CEI, che il 16 maggio parteciperA� in piazza San Pietro al momento di preghiera che precederA� la recita del Regina coeli.

Tre buone ragioni per essere domenica alla preghiera con il Papa e Bagnasco

Il Presidente nazionale della��Azione Cattolica, Franco Miano, con un articolo pubblicato sul sito www.piA?voce.net ribadisce le ragioni del nostro essere domenica in Piazza San Pietro a pregare con il Papa Benedetto XVI e il presidente dei vescovi italiani, card. Angelo Bagnasco, accogliendo la��invito della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali (Cnal).

(altro…)

Il Papa a Fatima e la sofferenza della Chiesa

martedì, 11 Maggio 2010

Il Santuario di Fatima

Il Santo Padre Benedetto XVI si A? recato in Portogallo nel 10A� anniversario della beatificazione dei pastorelli di Fatima Giacinta e Francesco. Durante il volo di andata, intervistato dai giornalisti, cosA� si A? espresso sul rapporto tra il terzo segreto di Fatima e la sofferenza che la Chiesa sta vivendo a causa dello scandalo pedofilia.

Innanzitutto vorrei esprimere la mia gioia di andare a Fatima, di pregare davanti alla Madonna di Fatima, che per noi A? un segno della presenza della fede, che proprio dai piccoli nasce una nuova forza della fede, che non si riduce ai piccoli, ma che ha un messaggio per tutto il mondo e tocca la storia proprio nel suo presente e illumina questa storia. Nel 2000, nella presentazione, avevo detto che una��apparizione, cioA? un impulso soprannaturale, che non viene solo dalla��immaginazione della persona, ma in realtA� dalla Vergine Maria, dal soprannaturale, che un tale impulso entra in un soggetto e si esprime nelle possibilitA� del soggetto. Il soggetto A? determinato dalle sue condizioni storiche, personali, temperamentali, e quindi traduce il grande impulso soprannaturale nelle sue possibilitA� di vedere, di immaginare, di esprimere, ma in queste espressioni, formate dal soggetto, si nasconde un contenuto che va oltre, piA? profondo, e solo nel corso della storia possiamo vedere tutta la profonditA�, che era – diciamo a�� a�?vestitaa�? in questa visione possibile alle persone concrete. CosA� direi, anche qui, oltre questa grande visione della sofferenza del Papa, che possiamo in prima istanza riferire a Papa Giovanni Paolo II, sono indicate realtA� del futuro della Chiesa che man mano si sviluppano e si mostrano. PerciA? A? vero che oltre il momento indicato nella visione, si parla, si vede la necessitA� di una passione della Chiesa, che naturalmente si riflette nella persona del Papa, ma il Papa sta per la Chiesa e quindi sono sofferenze della Chiesa che si annunciano. Il Signore ci ha detto che la Chiesa sarebbe stata sempre sofferente, in modi diversi, fino alla fine del mondo. La��importante A? che il messaggio, la risposta di Fatima, sostanzialmente non va a devozioni particolari, ma proprio alla risposta fondamentale, cioA? conversione permanente, penitenza, preghiera, e le tre virtA? cardinali: fede, speranza e caritA�. CosA� vediamo qui la vera e fondamentale risposta che la Chiesa deve dare, che noi, ogni singolo, dobbiamo dare in questa situazione. Quanto alle novitA� che possiamo oggi scoprire in questo messaggio, vi A? anche il fatto che non solo da fuori vengono attacchi al Papa e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dalla��interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa. Anche questo si A? sempre saputo, ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante: che la piA? grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa e che la Chiesa quindi ha profondo bisogno di ri-imparare la penitenza, di accettare la purificazione, di imparare da una parte il perdono, ma anche la necessitA� della giustizia. Il perdono non sostituisce la giustizia. Con una parola, dobbiamo ri-imparare proprio questo essenziale: la conversione, la preghiera, la penitenza e le virtA? teologali. CosA� rispondiamo, siamo realisti nella��attenderci che sempre il male attacca, attacca dalla��interno e dalla��esterno, ma che sempre anche le forze del bene sono presenti e che, alla fine, il Signore A? piA? forte del male, e la Madonna per noi A? la garanzia visibile, materna della bontA� di Dio, che A? sempre la��ultima parola nella storia.

Sport e stili di vita

venerdì, 7 Maggio 2010

Il manifesto dell'evento

Tavola rotonda proposta dall’Ufficio Diocesano della Pastorale dello Sport in unione al Novara Calcio, per celebrare il passaggio del Novara in serie B.

PRESSO La��AUDITORIUM BANCA POPOLARE DI NOVARA
VIA NEGRONI, 11 – NOVARA
VENERDA? 14 MAGGIO 2010 – ORE 21

Interverranno

DOTT. CATERINA GOZZOLI
Docente presso l’UniversitA� Cattolica del S. C. e
responsabile scientifica del master in “Sport e
Management”

DON ROBERTO SOGNI
Ufficio Pastorale dello sport.

DON FRANCO FINOCCHIO
Ufficio Pastorale dello sport.

PASQUALE SENSIBILE
Direttore sportivo del Novara Calcio.

CARLOALBERTO LUDI
Giocatore del Novara Calcio.

PAOLA CARDULLO
Giocatrice della Nazionale Italiana di Volley.

LETIZIA CAMERA
Giocatrice Asystel Novara.

FILIPPO GALLI
Responsabile Settore giovanile A.C. Milan

San Domenico Savio visto da vicino

giovedì, 6 Maggio 2010

Domenico Savio nacque il 2 aprile 1842 a San Giovanni, frazione di Riva presso Chieri, agli estremi confini della provincia e della diocesi torinese. Fu il secondo di ben dieci fratelli. Alla fine del 1843 la sua famiglia si trasferA� a Murialdo, frazione di Castelnuovo da��Asti, odierna Castelnuovo Don Bosco. Qui nel 1848 Domenico iniziA? le scuole e nella chiesa parrocchiale del paese ricevette la prima Comunione. Proprio in tale occasione, alla��etA� di appena sette anni, tracciA? il suo progetto di vita che sintetizzA? in quattro propositi ben precisi: a�?Mi confesserA? molto sovente e farA? la Comunione tutte le volte che il confessore me ne darA� il permesso. Voglio santificare i giorni festivi. I miei amici saranno GesA? e Maria. La morte ma non peccatia�?.

Il 2 ottobre 1954 Domenico, ormai dodicenne, incontrA? Don Bosco ai Becchi. Il santo educatore rimase sbalordito da questo ragazzo: a�?Conobbi in quel giovane un animo tutto secondo lo spirito del Signore e rimasi non poco stupito considerando i lavori che la grazia di Dio aveva operato in cosA� tenera etA�a�?. Con la sua innata schiettezza il ragazzo gli disse: a�?Io sono la stoffa, lei ne sia il sarto: faccia un bella��abito per il Signore!a�?. Nel giro di soli venti giorni potA� cosA� fare il suo ingresso nella��oratorio di Valdocco a Torino. Si mise dunque a camminare veloce sulla strada che Don Bosco gli consigliA? per a�?farsi santoa�?, il suo grande sogno: allegria, impegno nella preghiera e nello studio, far del bene agli altri, devozione a Maria. Scelse il santo come confessore e, affinchA� questi potesse formarsi un giusto giudizio della sua coscienza, volle praticare la confessione generale. IniziA? a confessarsi ogni quindici giorni, poi addirittura ogni otto.
Domenico imparA? presto a dimenticare se stesso, i suoi capricci ed a diventare sempre piA? attento alle necessitA� del prossimo. Sempre mite, sereno e gioioso, metteva grande impegno nei suoi doveri di studente e nel servire i compagni in vari modi: insegnando loro il Catechismo, assistendo i malati, pacificando i litigi.

(altro…)