Proponiamo una bella riflessione sulla Pasqua di Carlo Maria Martini, cardinale emerito di Milano, pubblicata su Avvenire lo scorso 15 aprile.
Mentre il Natale suscita istintivamente la��immagine di chi si slancia con gioia (e anche pieno di salute) nella vita, la Pasqua A? collegata a rappresentazioni piA? complesse. A? la vicenda di una vita passata attraverso la sofferenza e la morte, di una��esistenza ridonata a chi la��aveva perduta. PerciA?, se il Natale suscita un poa�� in tutte le latitudini (anche presso i non cristiani e i non credenti) una��atmosfera di letizia e quasi di spensierata gaiezza, la Pasqua rimane un mistero piA? nascosto e difficile. Ma tutta la nostra esistenza, al di lA� di una facile retorica, si gioca prevalentemente sul terreno della��oscuro e del difficile. Penso soprattutto, in questo momento, ai malati, a coloro che soffrono sotto il peso di diagnosi infauste, a coloro che non sanno a chi comunicare la loro angoscia, e anche a tutti quelli per cui vale il detto antico, icastico e quasi intraducibile, senectus ipsa morbus, A�la vecchiaia A? per sua natura una malattiaA�. Penso insomma a tutti coloro che sentono nella carne, nella psiche o nello spirito lo stigma della debolezza e della fragilitA� umana: essi sono probabilmente la maggioranza degli uomini e delle donne di questo mondo. (altro…)