Gennaio
25
2016
Arrivederci, Piercarlo!
Il nostro caro Piercarlo Barbaglia ci ha lasciati da pochi giorni.
Lo ricordiamo con grande affetto e gratitudine, ci stringiamo attorno alla sua famiglia.
Vogliamo ricordarlo cosA�.
Caro Piercarlo,
come tante volte avrai visto in questi anni, ci sono dei momenti in cui accade che la��oratorio sia rumoroso e pieno di gente. Generazioni di ragazzi che con etA� e storie diverse si trovano tra quelle mura fortunate e parlano, scrivono, telefonano a chi ancora manca tra di loro. Per qualche motivo, tutti insieme, sono lA�: a casa. Ed a volte questi momenti sono anche quelli piA? duri, come quello di oggi, in cui una famiglia si riunisce per condividere un dolore e per dimostrare riconoscenza verso una persona straordinaria.
La retorica A? difficile. In questo momento dire qualcosa sembra superfluo, scontato, di poco valore. Almeno se lo paragoniamo alla��enorme, prezioso contributo che la tua presenza ha lasciato tra di noi in tutti questi anni.
Ci sei sempre stato, giorno dopo giorno, anno dopo anno: Parrocchia, oratorio, Vicariato, Diocesi.
Tra di noi eri una certezza, un faro di riferimento: a�?se non sai qualcosa, se non te lo ricordi, chiedi al Piera�?. E questo rende ancora piA? difficile il dolore del distacco.Bambini, ragazzi, baristi, animatori, volontari, religiose e sacerdoti, ogni settimana hanno condiviso insieme a te momenti belli che hanno segnato le loro vite in modo indelebile.A�Possiamo dire con certezza, senza paura di essere smentiti, che parole come Chiesa, ComunitA�, impegno laicale sono state al centro della tua vita e parte integrante della tua vocazione. E poi la��Azione Cattolica, il mezzo attraverso cui hai espresso il tuo amore per Cristo e per la sua Chiesa. In questi anni quante volte ci hai aperto casa tua per fare riunioni o incontri? Che fosse la veranda o il salotto, ca��A? sempre stato posto. Ci hai sempre accolto a braccia aperte.
I ricordi che ci hai lasciato sono tantissimi, come del resto le persone che hai incontrato, toccato con la tua vita e attraverso la tua famiglia. A�E noi, noi ragazzi, ricordiamo anche tanti momenti difficili con te: gruppi, chiacchieratea��
Ci conoscevi bene, infatti per convincerci a partecipare ai ritiri o agli incontri, facevi leva su quel vecchio trucco di riunirci attorno ad una tavola. Un trucco che funzionava persino con gli adulti.A�Hai sempre riposto fiducia in tutti noi, in cammino per diventare grandi. A�SA� perchA�, si sa che diventare grandi A? dura… E le tue domande sfidanti, difficili e cariche di responsabilitA� lo rendevano ancora piA? complicato. Ma il tuo renderlo difficile era solo un modo per aiutarci a vedere oltre le apparenze e spingerci a riflettere veramente sulla��importanza delle cose.A�Credevi molto nel coinvolgerci, nell’affidarci responsabilitA�, anche quando altri non avrebbero mai scommesso su di noi. Specialmente nei piA? piccoli e inesperti.A�Grazie, perchA� un bravo padre ed un bravo maestro sanno sempre porre le domande giuste.A�Ed alla fine quelle sfide difficili ci hanno scavato dentro fino a farci crescere. Abbiamo imparato da te un poa�� di quello smalto che serve per affrontare la nostra strada, il nostro futuro.Lo stesso smalto che di nascosto siamo sicuri tu abbia conservato fino alla��ultimo.
Quando abbiamo condiviso la triste notizia della tua partenza, molti ti hanno ricordato come una persona gentile, straordinaria, sempre sorridente, con una fede immensa. Una persona che li ha saputi accogliere attraverso la propria testimonianza di vita.
Dirti grazie per ciA? che sei sarebbe davvero troppo poco. Non ti renderebbe davvero giustizia, perchA� sappiamo che la tua presenza ha significato davvero tanto per tutti noi.
E allora ci teniamo a concludere piA? semplicemente dicendo ciA? che abbiamo nel cuore.
Ti vogliamo bene, e te ne vorremo sempre.I ragazzi della��Oratorio