Marzo
03
2011
Con i giovani, un impegno per UNA vita a�?AMATAa�?
Amare e difendere la vita, anche quando A? a�?difficilea�?. Ea�� il compito affidato agli studenti intervenuti venerdA� 25 febbraio, al Liceo Scientifico San Lorenzo di Novara, alla��incontro a�?Voglio una vita… amata!a�? a�� proposto da La Nuova Regaldi e dalla Commissione di pastorale giovanile del vicariato di Novara nella��ambito del ciclo di incontri a�?Tra timori e speranze. Giovani in dialogo sul futuroa�?. Un compito svolto in prima linea dai relatori, Maria Rosa Bordino del Centro Aiuto per la Vita, Flavio Bobbio del CUAMM-Centro Medici per la��Africa e Benedetta Sereno Clerici della��associazione Noi come Voi. Protagonisti di un volontariato che si fa carico di situazioni critiche, in cui la vita rischia di essere negata e rifiutata: quella della��embrione nelle prime settimane di una gravidanza indesiderata, quella del malato abbandonato a sA� stesso, quella del malato psichico sgregato nel suo mondo incomprensibile ai a�?normalia�?. Un impegno che si spende nel farsi prossimi alla donna in difficoltA� a�� ha spiegato Maria Rosa Bordino a�� offrendole la��ascolto e la��assistenza concreta che le consentano di scegliere di accogliere quel a�?guaioa�?, quel figlio non programmato, trasformandolo in promessa e speranza nonostante i problemi economici e le incognite di un futuro incerto. PerchA� a�?solo chi sa accogliere la vita, sa guardare al futuro e salvarsia�?. Salvarsi. Ea�� la richiesta che il malato rivolge al medico, chiamato a ricostruire con lui la speranza di guarire e continuare a vivere, superando la drammatica interruzione alle normali attivitA� creata dalla malattia. Una��autentica sfida in Africa a�� dove Flavio Bobbio ha operato per quattro anni come medico missionario a��, causa la��assenza cronica di un accesso equo della popolazione ai servizi sanitari. Un disagio che invoca la solidarietA� di tutte la nazioni civilizzate, a partire dalla��Italia, perchA� a�?siamo tutti responsabili di tuttia�? come scrive Giovanni Paolo II nella a�?Sollicitudo Rei Socialisa�?. Ma la��aiuto alla vita a�?difficilea�? si puA? vivere anche nella��ambito famigliare, come testimonia la��esperienza di Benedetta Sereno Clerici, mamma di una ragazza disabile, che ha trasformato il suo a�?problemaa�? in un progetto di solidarietA� tra famiglie del territorio novarese, unite nella��accogliere e valorizzare persone con difficoltA� psichiche o fisiche. Una��impegno condiviso con numerosi giovani volontari, per i quali la��attivitA� nel centro Noi come voi rappresenta anche una��importante risorsa educativa. PerchA� grazie al rapporto con i disabili molti ragazzi a�� anche i piA? problematici a�� hanno imparato a ridare un significato nuovo alla loro stessa vita. a�?Ben venga quindi la fragilitA�, se ci fa riflettere sulla bellezza della vita, ci insegna sorridere, ad accettare gli altri e noi stessi per quello che siamo e possiamo darea�?.